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martedì 3 dicembre 2013

I GIORNI DELLA VITA


 
17 Ottobre 2012
Dietro la finestra c’è una donna, guarda al balcone alto, dove c’erano colombi a svolazzare, costumini colorati da bambino, e paparelle sul davanzale ad asciugare!
Una giovane donna bruna, con i capelli raccolti in un fiore verde di stoffa, al suo fianco suo marito, che osserva dall’alto della terrazza, il mare d’estate, mentre addenta una mela.
 Quella scena ferma nella memoria fatta di desideri del cuore.
 I grembiulini inamidati con il fiocco tricolore al colletto, odorosi di bucato steso al sole; e il loro saltellio per la strada, mentre gli zainetti colorati rimbalzano sulle spalle, di un bimbo e una bimba.
 Le tenerezze dei Natali tranquilli, dove c’erano il sapore del perdono e l’unione di vite incrociate dal dna, mentre ci accendeva il grande albero animato dalle luci dell’anima, e il presepio antico si animava sotto manine paffute che muovevano i pastori.
 I giorni delle feste di paese, con il vestito elegante e gli sguardi golosi della gente su di te, mentre cercavi nella folla un solo sguardo, che fosse delicato e non irriverente.
 E poi i figli all’altare a giurarsi amore, e le piccole vite rosee che ora ti guardano con lo stesso amore che hai dentro; sono fra le tue braccia adulte, mentre osservi serena il tuo tramonto, provando solo un immensa gratitudine per il Tutto.
 Il rumore del torrente, il piccolo ponte di pietra antica, una madonna nera, la foglia strappata dall’albero, e le pietre bianche rubate al fiume, come gioiello da fare in dono.
 E quello sguardo che non ti spoglia, ma ti veste dentro, e ti gratifica come donna.
 E quel corpo prima tremante di emozione, che vibra su di te, e poi rilassato a cantuccio, piegato con il capo sul tuo cuore, ad ascoltare i battiti delle parole senza suono.
 Quei segreti del cuore, detti con l’energia che scorre in te, mentre taci, e un raggio di sole firma un patto tacito.
 Un’immersione in occhi chiari ridenti, pieni di passione, mentre dicono ti amo, con il tono dell’addio.
 E le lacrime versate di nascosto, mentre la vita ti prende e ti scaglia lontano dal tutto.
 E le baruffe del cuore, che vogliono mentire e farsi male, in modo che quel dolore finisca per sempre, per poi accorgersi che non è l’addio a tener lontano il “bel dolore” ma è il diversamente ritrovarsi.
 E gli anni che restano, per vivere in modo giusto qualcosa, che ti ha catturato per sempre e non ti mollerà mai il cuore.
 Farà parte dei tuoi dejà vu, saranno tutte li, le pellicole del tuo film, davanti al tuo sguardo, nell’ultimo tratto di corsa per arrivare al cielo.
 E mentre corri verso l’ultima luce, che rischiara il lastricato che porta al cielo, benedici tutto il bello che ti hanno dato le persone che hai amato.
 Benedici, tutti i bei momenti che hai saputo lasciare in loro: ti volti, lanci un bacio dal cosmo, nuova casa tua, ringraziando Dio per tutta la fortuna che ti ha concesso e per tutto l’amore che sei stato capace di lasciare, in chi resta e ti regala un fiore!

Adele_langeloblu






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